Food design: che cos’è e perché ci ha conquistato
Letteralmente quella branca del design che è rivolta al cibo nella sua interezza, si occupa di ogni progetto che riguarda la sfera alimentare. Propone soluzioni efficaci, un misto fra ciò che è bello e ciò che è buono, fra ciò che è utile e ciò che funziona. Inoltre, incentiva il risparmio, l’economia circolare, la singolarità e la creatività.
Il design però, è un concetto ancora piuttosto recente, che inizia a svilupparsi come disciplina intorno agli anni Trenta. Inutile negarlo, la bellezza è un pensiero che esiste da molto prima, la funzionalità delle cose anche, il cibo pure. Perciò, siamo sicuri che il concetto di food design sia poi così recente? Forse la denominazione lo è, ma la percezione non proprio.
Quante volte ci sarà capitato di trovarci ad un buffet, indecisi su che cosa mangiare? Tante, e tutti noi, almeno la maggior parte delle volte, siamo andati dritti verso ciò che catturava il nostro sguardo. Magari qualcosa di colorato, qualcosa di succoso, qualcosa che di certo all’occhio pareva più bello e accattivante rispetto al resto.
Food design nell’arte e nella storia
Questa volontà di ricerca estetica a tavola esiste da sempre, e ce lo insegna la storia dell’arte. I più grandi pittori, da Caravaggio fino ad arrivare al surrealista Dalì, hanno presentato il rapporto intrinseco dell’essere umano col cibo nelle loro opere.
Con la rivoluzione industriale del XIX secolo, il boom economico del XX e le varie scoperte fra cui i mass media, il cibo è diventato il protagonista del benessere e il fulcro della maggior parte delle pubblicità. I piatti visti in tv, al cinema, sui giornali e sulle riviste sono la diretta proporzione alla salute e alla ricchezza della persona.
Da qui deriva il design legato al cibo, che ha coinvolto, dagli anni ’80 del secolo scorso in poi, tutti i più grandi produttori industriali e marchi alimentari. Questi hanno dovuto affrontare la necessità di brandizzarsi, di costruirsi un’identità. In questa identità, che li contraddistingue e li rende riconoscibili e appetibili, il cibo e la bellezza si fondono in una cosa sola.
Fra cibo ed estetica in cucina: l’acciaio e gli altri materiali
Fotografie, video, programmi televisivi di cucina e food blog: il cibo è assoluto protagonista nelle nostre vite, oggi più che mai. Perciò, è facile esserne influenzati e non solo per quello che c’è nel piatto, ma anche per il piatto stesso e per quello su cui esso poggia.
Piatti e posateria, ma anche superfici, tavolini, piane da lavoro, banconi… ogni aspetto che ruota attorno al concept stesso di design e di cibo è oggi fondamentale e dev’essere curato nel dettaglio. Come in ogni branca del design, sono le materie prime, ma anche le forme e le rifiniture a far la differenza: acciaio inossidabile, legno, materie plastiche.
È importante però sempre ricordare che, se l’esterno di un semilavorato deve rispecchiare l’esigenza estetica, l’interno invece, lo scheletro, così come gli accessori e i dettagli, dev’essere robusto, durevole, performante, inossidabile, proprio come i nostri accessori per semilavorati da gastronomia, realizzati solo ed unicamente in acciaio inox 304.
L’amore per il cibo è antico come il mondo, l’avvento del design lo ha solo amplificato, con risultati straordinari che uniscono tecnica, tecnologia, arte e artigianato, funzionalità ed estetica: questo è il food design.