Il Bubble Tea è una bevanda in ascesa all’interno dei locali, che confermano tra le tendenze più interessanti quella che vede l’apertura di attività dal mood orientale. Un trend che si inserisce nell’attenzione verso l’Oriente e la sua cucina originale, diversa dalla nostra e allo stesso tempo complementare.
Oggi analizziamo perché aprire una realtà Bubble Tea si rivela un’idea quanto mai valida, a fronte di una prospettiva di successo che permette di personalizzare in relazione al proprio target.
Cos’è il Bubble Tea
Quando si parla di Bubble Tea si fa riferimento a una bevanda che è stata introdotta per la prima volta a Taiwan durante il decennio degli anni Ottanta, per poi diffondersi al di fuori del confini del Paese, in particolare in America e successivamente Europa.
In Italia è arrivata recentemente, con un passaparola che è stato prima di tutto virale, essendo dilagato via social. Nel corso dei suoi circa quarant’anni di vita ha visto variazioni e innovazioni costanti, con formulazioni alquanto variegate e capaci di non stancare mai.
SI tratta di una sorta di snack-drink che si mastica e beve al contempo. La base interessa ingredienti quali tè, latte e perle di tapioca: sono proprio queste la parte solida da tenere tra i denti una volta giunte al palato attraverso una cannuccia.
Perché si chiama proprio Bubble Tea? La parola “Bubble” presenta al suo interno un rimando a due elementi: le bolle della gomma da masticare e la tapioca, in taiwanese “Boba”.
L’introduzione della bevanda era stata inizialmente pensata per il dopo-lavoro, così da offrire una fresca e piacevole pausa di relax una volta terminate le ore dedicate alla propria mansione.
Le varianti del Bubble Tea
Sono davvero tante le ricette attualmente disponibili per il Bubble Tea. Vedono, accanto agli ingredienti base, succhi di frutta o verdura, panna montata, topping e frutta a pezzettini.
Le perle di tapioca si possono cambiare con delle gelatine di frutta o verdura, delle caramelle gommose oppure con della cioccolata in formato pralinato, nonché con qualsiasi altro ingrediente simile stuzzichi il palato.
Il Bubble Tea si presta per le versioni vegane e salutiste, oltre che giocando con le materie prime anche con il dolcificante: dallo zucchero di canna, ai tanti mieli presenti nel panorama nazionale e internazionale, passando per lo sciroppo d’agave, di mele e di datteri, molto in voga ultimamente.
Si può anche pensare a un’opzione light con un latte vegetale già dolcificato, fonte di meno calorie, così da proporre una drink list capace di convincere tutti.
Idee per un locale Bubble Tea
L’ideale è specializzarsi nella preparazione del Bubble Tea, puntando su una bevanda fatta al momento, non diversamente da un qualsiasi altro drink o cocktail, e da proporre volendo in formato confezionato da asporto.
Un locale Bubble Tea andrà pensato in linea con un target preciso di riferimento, a fronte di una capienza non troppo importante e con soluzioni delivery. Si può inoltre valutare di proporre la bevanda insieme a sushi e poké, dolci orientali e via dicendo.
In questo modo si riuscirà a portare un tocco nuovo di Oriente nella propria città.